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La luce di Füssli

L'atmosfera e la poetica dell'opera di Johann Heinrich Füssli, l'artista dell'immaginario e del sublime, da secoli ha ispirato e incantato artisti e poeti.

La luce suggestiva ed intensa imprescindibile nella sua poetica, ha emozionato ed incantato anche noi.

Dai temi shakespeariani alle rappresentazioni di sogni, incubi e apparizioni, alle illustrazioni mitologiche e bibliche, Füssli ha forgiato una nuova estetica che si è spostata tra la realtà e il fantastico.

© Musée Jacquemart-André

Johann Heinrich Füssli, L’incubo (The Nightmare)

La scena è ambientata all’interno di una stanza da letto in penombra, all’interno della quale è presente una luce innaturale: Füssli applica qui una tecnica teatrale, operando come un regista e illuminando a getti la scena per creare delle apparizioni che emergono dall’oscurità e aumentano il pathos e la suggestione.

"Füssli ebbe il dono di creare con rara potenza espressiva immagini oniriche, allucinanti, magiche irripetibili per il loro surrealismo (è considerato infatti precursore del simbolismo), sapendole pure declinare ad un'attenta scelta dei mezzi espressivi. Come sottolineò egli stesso ai suoi studenti della Royal Academy, Füssli considerava la «composizione» un requisito fondamentale per un buon dipinto; in questo modo, nelle sue opere egli esaltò esclusivamente il fulcro dell'azione, opportunamente messo in rilievo con il gioco di luci e colori. Gli altri elementi, quali lo sfondo e l'ambientazione, li considerava accessori e marginali e, pertanto, li eliminò del tutto, facendoli inghiottire dall'oscurità, oppure li accennò a stento. Füssli sviluppò questa sobrietà pittorica anche riassumendo e semplificando le forme dei singoli personaggi, che risultano essere notevolmente stilizzati e privi di qualsiasi forma di caratterizzazione individuale."



Con sessanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private, questa mostra ti accompagna in un viaggio attraverso le opere più emblematiche di Füssli.

Museo Jacquemart-André

16 set 2022 — 23 gen 2023

© Musée Jacquemart-André



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